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Artista completo
Nel 1929 pubblicò il romanzo "Hebdomeros", un capolavoro della letteratura surrealista. Nel 1931 conobbe Isabella Pakszwer Far che divenne sua seconda moglie. Negli anni Trenta de Chirico divise la sua attività tra Parigi e l'Italia; nel 1933 dipinse il museo dedicato alla "Cultura italiana" purtroppo andato distrutto, e per la Triennale di Milano disegnò scene e costumi per il teatro, ad esempio quelli per "I puritani" di Bellini al primo Maggio musicale fiorentino. Nel 1934 completò una serie di litografie per Mythologie di Jean Cocteau, che diedero origine alla serie dei "bagni misteriosi". Dopo un soggiorno negli Stati Uniti, dal 1935 al 1937, nel 1944 si stabilì a Roma. Svolse anche attività di scenografo, firmando tra l'altro i bozzetti per "La giara" del 1924 e per "La figlia di Jorio" del 1934.
De Chirico conservatore
A partire dalle fine degli anni Trenta le sue opere parvero riflettere un gusti più conservatore: cominciò a ripetere molti dei suoi rinomati soggetti metafisici. Nei due decenni che seguirono continuò la ricerca sulle tecniche pittoriche, mescolando emulsioni brillanti di sua creazione che facilitavano le ricche pennellate delle nature morte "barocche" e degli autoritratti in costume. Nello stesso periodo diede origine a controversie producendo copie e varianti dei primi capolavori, enfatizzando con ciò stesso il primato dell'idea rispetto alle sue varie realizzazioni. La situazione fu ulteriormente complicata dal fatto che retrodatò alcune opere e dalla presenza di veri e propri falsi in alcune retrospettive tenute nel dopoguerra.
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