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La vita

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DE CHIRICO Giorgio nasce il 10 luglio 1888 a Volos, in Grecia......
Biografia (II parte)
Su consiglio di Apollinaire partecipa al Salon d'Automne......
Biografia (III parte)
Partecipa per la prima volta alla Biennale di Venezia......

Percorso creativo

Artista completo
Nel 1929 pubblicò il romanzo "Hebdomeros", un capolavoro della letteratura surrealista. Nel 1931 co...
Il virtuosismo tecnico
Nel quinquennio seguente de Chirico tornò a temi mitologici sotto l'influsso di Bocklin e dei maest...

Opere Significative

Il canto d’amore
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Piazza d'Italia
Un'altra opera a livello metafisico è la Piazza d'Italia: le strane ombre lunghe......
Ettore e Andromaca
In questo caso i manichini sono protagonisti....


Metafisica (parteI)

La poetica della Metafisica


La Metafisica è l’altro grande contributo all’arte europea che provenne dall’Italia, nel periodo delle avanguardie storiche. Per la sua palese figuratività, esente da qualsiasi innovazione del linguaggio pittorico, la Metafisica è da alcuni esclusa dal contesto vero e proprio delle avanguardie. Essa, tuttavia, fornì importanti elementi per la nascita di quella che viene considerata l’ultima tra le avanguardie: il Surrealismo.

Protagonista ed inventore di questo stile fu Giorgio De Chirico. Iniziò a fare pittura metafisica già nel 1909, anno di nascita del futurismo. Ma rispetto a quest’ultimo movimento, la metafisica si colloca decisamente agli antipodi. Nel futurismo è tutto dinamismo e velocità; nella metafisica predomina la stasi più immobile. Non solo non c’è la velocità, ma tutto sembra congelarsi in un istante senza tempo, dove le cose e gli spazi si pietrificano per sempre. Il futurismo vuol rendere l’arte un grido alto e possente; nella metafisica predomina invece la dimensione del silenzio più assoluto. Il futurismo vuole totalmente rinnovare il linguaggio pittorico; la metafisica si affida invece agli strumenti più tradizionali della pittura: soprattutto la prospettiva.

Si potrebbe pensare che la metafisica sia alla fine solo un movimento di retroguardia fermo a posizioni accademiche. Ed invece riesce a trasmettere messaggi totalmente nuovi, la cui carica di suggestione è immediata ed evidente. Le atmosfere magiche ed enigmatiche dei quadri di De Chirico colpiscono proprio per l’apparente semplicità di ciò che mostrano. Ed invece le sue immagini mostrano una realtà che solo apparentemente assomiglia a quella che noi conosciamo dalla nostra esperienza. Uno sguardo più attento ci mostra che la luce è irreale e colora gli oggetti e il cielo di tinte innaturali. La prospettiva, che sembrava costruire uno spazio geometricamente plausibile, è invece quasi sempre volutamente deformata, così che lo spazio acquista un aspetto inedito. Le scene urbane, che sono protagoniste indiscusse di questi quadri, hanno un aspetto dilatato e vuoto. In esse predomina l’assenza di vita e il silenzio più assoluto. Le rappresentazioni di De Chirico superano la realtà, andando in qualche modo «oltre». Ci mostrano una nuova dimensione del reale. Da ciò il termine «metafisica» usata per definirla. Le immagini di De Chirico sono il contesto ultimo a cui può pervenire la realtà creata dal nostro vivere.

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Periodo Storico

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Informazioni

Bibliografia essenziale
Alcuni libri essenziali per conoscere la vita e le opere di questo grande artista. ...
Opere d'arte in spazi pubblici
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